"Datemi qualsiasi cosa a motore e io ve la porterò al limite" Gilles Villenueve

giovedì 6 ottobre 2011

"Stay Hungry. Stay Foolish"


"Siate affamati, siate folli" Steve Jobs.   

E’ morto un grande uomo.
La sua fama, ormai mondiale, rimarrà in vita per molto tempo.
Le grandi innovazioni immesse sul mercato da Apple sono frutto suo e dei suoi collaboratori più stretti che hanno creato un brand senza competitori veri.
Il Macbook di colore bianco quando tutti i pc erano neri, il computer fisso disponibile in vari colori, l’alluminio come materiale per pc, l’unibody per creare un design unico nel suo settore. 
Ma le innovazioni sono anche in molti altri particolari: lo schermo con il sensore per la luce esterna che varia la luminosità in base al tipo di luce che c’è nell’ambiente in cui si lavora, la tastiera retro illuminata che permette di lavorare anche al buio, il sensore laterale per vedere la carica della batteria anche quando il Macbook è spento, una batteria con una durata, nel tempo, elevata. 
Basti pensare che dopo tre anni, il macbook che utilizzo ha ancora tre ore di autonomia a buoni livelli di utilizzo.

Per non parlare poi della vera arma vincente: creare un computer in cui chi si occupa di software è la stessa impresa che si occupa di hardware: la Apple. Forse questa è la vera marcia in più. Qui non si parla di hardware compatibili, qui il software è sviluppato per un solo tipo di hardware, quello della Apple. 
Qui chi si occupa del design del computer è lo stesso che si occupa di montare l’hardware interno riuscendo così a far entrare in molto poco spazio tutto ciò che gli altri fanno entrare nel doppio dello spazio.
L’unione tra sviluppo hardware e software ha creato quell’efficienza per cui i computer Apple sono famosi: crack quasi inesistenti e possibilità di lavorare al meglio con tecnologie hardware con le quali gli altri competitors fanno solo qualcosa di funzionale.
Alla Apple si costruisce qualcosa di estremamente funzionale. 
Voglio sottolineare appunto che i  vari prodotti Apple non presentano hadware più potenti dei loro competitors anzi spesso montano la stessa ram, gli stessi HD o le stesse schede grafiche, ma avendo uno sviluppo software integrato, riescono a sfruttarlo al meglio.

Oggi il gap si è forse ristretto, l’ Ipad ha dei buoni avversari, lo stesso vale per l’Iphone. Ma nel campo dei computers fissi e portatili la differenza è ancora netta. Al di là di questo, i prodotti della Apple si sono da ormai 15 anni posizionati bene sul mercato per la capacità che l’azienda ha di intercettare le esigenze del mercato prima degli altri. Basti pensare che Jobs lanciò il primo tablet alla fine degli anni ’80, quando era uscito dalla Apple, senza riscuotere nessun successo. Poi quando ci ha riprovato, come CEO di Apple, ha aperto un mercato praticamente nuovo.
Complimenti a Steve Jobs e alla Apple per il lavoro svolto fino ad oggi.
Nella speranza che ci siano più aziende capaci di posizionarsi sul mercato così bene.

P.s.
L’opinione è comunque quella di una persona che ha avuto come primo computer nel 1995 un Machintosh fisso a colori, con floppi disk, e microfono esterno. Roba da archeologia informatica.

Di seguito il suo discorso all'Università di Stanford del 12 giugno 2005.




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