"Datemi qualsiasi cosa a motore e io ve la porterò al limite" Gilles Villenueve

giovedì 19 maggio 2011

Meritocrazia!

Credo nella forza delle idee
Credo nella forza dei programmi
Credo nella condivisione in un gruppo di idee e programmi

Credo che bisogna metterci la faccia
Credo nel voto dei cittadini
Credo che bisogna entrare sempre dalla porta
Credo che ognuno di noi abbia una sua dignità

Credo che ci sia bisogno di consapevolezza
Credo che di aver sbagliato spesso
Credo di seguire un progetto
Credo che non riuscirò mai a cambiare idea con una cena

Credo nel confronto
Credo nella libertà di scelta
Credo nell'attenzione all'altro
Credo nel rispetto delle idee diverse dalle mie
Credo di poter dire no



Credo in ciò che dico!

2 commenti:

  1. Ti dirò quello che penso:

    Il bipolarismo fa cacare,
    il partito dei leader fa cacare,
    i programmi in dieci punti fan cacare,
    il compromesso fa cacare,
    il tendere la mano fa cacare,
    la larga intesa fa cacare.

    I partiti che sono brand fanno cacare,
    non disperdere il voto fa cacare,
    la rappresentanza scelta tra due opzioni fa cacare,
    il terzo polo fa cacare altrettanto,
    le riunioni di partito, riorganizziamoci,
    riflettiamo, dove abbiamo sbagliato,
    torniamo sui nostri passi, strategie sbagliate,
    rimbocchiamoci le mani, fanno cacare.

    La democrazia è un'utopia alla quale ci si avvicina abbastanza se in una consultazione il cittadino può scegliere di eleggere chi lo rappresenta meglio. Perché questo accada ci devono essere più voci possibili, affinché si possa votare chi la pensa davvero come me, e non il meno peggio. I partiti non devono eleggere un leader, devono scrivere i programmi, e in televisione non deve andare un leader a promuovere un brand, ma un rappresentante di partito che legge il programma al popolo. Così io vedo tra dieci programmi quale ha le idee più simili alle mie, e voto quel programma, non quella faccia, quel programma. E le idee non devono venire dalle riunioni di partito, ma dalla consultazione del popolo. Si scende fra la gente e si chiede: di cosa c'è bisogno? Poi si elabora una proposta di soluzione, e si scrive un cazzo di programma. Non voto Bersani, non voto Berlusconi, non voto Di Pietro... voto il programma del partito, dove c'è scritto cosa dirà, farà, proporrà il partito nei prossimi anni.

    Così alla prossima crisi, non starò incollato al televisore a sperare che lo stronzo impomatato di turno dia la risposta che spero. La risposta che darà io la saprò in anticipo, perché sul programma c'era scritto come avrebbe reagito il partito, e io avrò votato tranquillo.
    Nucleare: come la pensa Bersani? Devo aspettare che glielo chiedano, per saperlo? Devo stare in ansia? O posso sperare in un programma nero su bianco dove c'è scritto: "il PD è CONTRO il nucleare", così posso votarli sicuro che chiunque sia il cazzone in televisione, la loro risposta sarà sempre la MIA risposta, e cioè "NO"?

    Così si fa politica. Non con i cartelli 8x4 con una faccia stampata e la scritta "MENO DISOCCUPAZIONE". Se davvero si crede nel voto dei cittadini, gli si deve dare un senso, facendo politica anziché propaganda.

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  2. Pienamente d'accordo!
    Ad Oriolo con la persona con la quale ho fatto la campagna elettorale nemmeno un manifesto!! Programmi, idee, progettualità..
    E non siamo entrati ma andiamo avanti lo stesso!!!

    Le idee dalla consultazione del popolo: le doparie ci provano!!!

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